sabato 21 marzo 2020

Giardino sul terrazzo

Per chi abita in città e dispone di un terrazzo, avere degli spazi verdi da vivere diventa un vero e proprio toccasana.
Le piante, infatti, influiscono sul nostro benessere psico fisico, discostandoci da quella che è la routine di tutti i giorni e dallo smog dei grandi centri abitati, dando l'illusione di isolarci in una vera e propria oasi di pace.


Progettare un giardino sul terrazzo di casa

Il primo passo per chi intende avventurarsi in questa realizzazione è sicuramente il progetto iniziale.
Esistono due soluzioni da poter adottare: una più economica, che vedrà l’utilizzo di piante e fiori da vaso, la seconda, che vedrà la realizzazione di un vero e proprio manto erboso, con terriccio, isolamento e drenaggio del terreno.

Progetto economico
Seppur semplice da realizzare, la scelta di piante e fiori da vaso dev'essere studiata attentamente, in modo da creare l’effetto “oasi” desiderato, sfruttando alla perfezione gli spazi e giocando sulle altezze.
Realizzare delle colonne verdi permetterà di godere della giusta privacy ed avere l’effetto desiderato, riconducendo la nostra mente ad un tradizionale giardino.


Una volta inseriti gli effetti luce tra le piante e a pavimento, per illuminare zone più buie, nonché aver scelto sedie e tavolini, il risultato finale sarà un terrazzo fantastico per ospitare amici e parenti o semplicemente per godersi momenti di puro relax.

Progetto con manto erboso e isolamento del pavimento
Discorso diverso se s’intende creare un vero e proprio manto erboso, dal quale dar vita al proprio giardino.
In questo caso bisogna avvalersi di tecnici specializzati per un progetto che preveda l’isolamento del solaio, con appositi sistemi di drenaggio del terreno.
Per isolare la pavimentazione è opportuno ricorrere ad apposite guaine di polietilene ad alta tenuta, si tratta di soluzioni adottate per la impermeabilizzazione di balconi e terrazzi, che solitamente vengono poste al di sotto la muratura.


Solo in ultimo verrà apposto lo strato di terriccio, che avrà uno spessore minimo di 30 cm (se si opta per il solo manto erboso).
Si esigerà uno spessore più ampio per chi intende allocare piante di medie o grandi dimensioni.

Indispensabile l’installazione anche di una guaina antiradice, sulla quale porre uno strato di argilla espansa o perlite  per favorire il drenaggio dell’acqua, scongiurando ristagni e asfissie.


mercoledì 4 marzo 2020

Lo stile industriale

Pareti grezze, mattoni a vista, resine, cemento: sono gli elementi cardine di un progetto di arredamento stile industrial.



A fare da protagonisti sono oggetti di recupero, mobili vintage, pezzi di macchinari appoggiati a terra quasi non avessero una collocazione, dentro ambienti brutti che, come per magia, diventano bellissimi. Ad agevolare l'ingresso dello stile industriale nel nostro immaginario, è stata anche certamente la tendenza al risparmio, influenzata dalla crisi economica altalenante degli ultimi decenni.
E così si ricicla, si riutilizza, e ciò che è vecchio viene riparato e si chiama vintage.
Quasi ci fosse la volontà di ritornare a qualcosa del passato, che ci parli di autenticità, e retaggio storico: ecco allora una guida per sapere davvero cos'è lo stile industriale .

Le origini

L’arredamento industriale prende piede negli anni Cinquanta a New York, quando l'idea del recupero e riutilizzo degli spazi dismessi iniziava ad insidiarsi nella mente dei creativi, che trovano interessante la sfida di creare bellezza dentro vecchi depositi e magazzini chiusi da anni. A rinsaldare quella che sarebbe diventata una tendenza poi arrivò Warhol, che con The Factory, il suo studio dentro un appartamento industriale al quinto piano del 231 East 47th Street, a Midtown Manhattan creò uno strategico punto di ritrovo per gli artisti del tempo.
Poi è stato il turno dei film americani e delle serie tv ambientate in spazi medesimi, che il grande pubblico ha voluto imitare, come a voler raggiungere un sogno finalmente ben più vicino e realizzabile rispetto alle ville hollywoodiane che si vedevano fino a quel momento.
E poi, i giorni nostri, dove lo stile industriale si chiama industrial chic , ovvero una versione più “edulcorata” e meno grezza di quella di un tempo.

I mobili

L' industrial style prevede la scelta di pochi pezzi essenziali, se possibile di recupero, come oggetti vintage che si trovano in tutti i mercati di antiquariato del mondo.
E non importa granché se i mobili in stile industriale non sono perfetti come quelli appena tolti dall'imballaggio: il bello è mostrare le imperfezioni, con eleganza e un po' di irriverenza.
Poichè tutto il concetto che ruota attorno allo stile industriale è il riqualificare il brutto per renderlo bello, senza nascondere o ristrutturare, bensì mostrando il potenziale degli edifici che ospitano le abitazioni, c'è quasi sempre la tendenza a far vedere “cosa c'è sotto”.
Dunque travi, tubi, mattoni, sono quasi sempre a vista.
Per andare sul pratico: sì a mobili robusti con geometrie pulite e fascino grunge , colori rustici che creano continuità tra pareti e i pavimenti. Poltrone e divani in cuoio, sedie in legno e metallo, lampade da soffitto e neon, coffee table ricavati da pallet inutilizzati e rimessi in sesto.

La casa in stile industriale

La zona giorno è spesso composta da una cucina in stile industriale a vista con penisola, con sedie minimal e accessori del mestiere, come elettrodomestici, naturalmente a vista.
Il soggiorno spesso confina con la cucina, e non ci sono pareti che dividono le due zone. Spesso a riscaldare l'ambiente c'è una stufa in ghisa, o grandi termosifoni grigi montati sulle pareti, accanto ai quali giacciono oggetti di recupero.
La zona notte è più accogliente, e i locali di servizio vogliono un tocco in più di cemento e vetro nella scelta dei materiali.


Un ruolo fondamentale è giocato dalla luce, in genere filtrata da grandi vetrate e finestre con infissi semplici, quasi invisibili. Negli anni '50, nei loft in stile industriale newyorkesi, la sera e durante le feste, andava di moda illuminare gli spazi con grandi lampade da terra e faretti inseriti nei soffitti. Oggi, la tendenza è quella di preferire lampade a sospensione con fili rigorosamente visibili, per dare l'idea di trovarsi in una fabbrica o in un ambiente ancora “work in progress”.






Giardino sul terrazzo

Per chi abita in città e dispone di un terrazzo, avere degli spazi verdi da vivere diventa un vero e proprio toccasana. Le piante, infatti,...